In questi giorni si susseguono preoccupanti notizie, su giornali e televisioni, riguardo le tasse locali. Si parla di confusione sull'IMU prima casa, e di enormi rincari della Tares. Ma, come avranno capito i cittadini di Paternò, tutto ciò non riguarda Paternò. Perchè? 

Grazie al lavoro di programmazione e di serietà di un'amministrazione comunale che non insegue le furberie del momento ed ha il coraggio di fare scelte che sembrano impopolari per il bene della città intera.

Infatti la confusione IMU dipende dal fatto che molti comuni, nel corso di quest'anno, hanno aumentato l'aliquota base della prima casa, pensando che il governo abolendola l'avrebbe poi rimborsata agli stessi comuni. In pratica una furberia per farsi dare più soldi dallo stato fingendo un gettito inesistente. Un concetto incredibile, in cui i comuni dovrebbero imbrogliare lo stato... Ma ovviamente il governo non è fatto da stupidi ed il giochetto non risulta facilmente, così in quei comuni, adesso, non si sa se i cittadini dovranno comunque pagare la differenza tra aliquota base ed aliquota comunale, quindi per loro l'IMU prima casa non sarà abolita.

Per la Tares, poi, abbiamo lavorato da subito per ridurre i costi del servizio di spazzatura, prendendo in mano una situazione molto ingarbugliata, senza scaricare sui cittadini le colpe delle vecchie amministrazioni, ma semmai rischiando l'impopolarità perchè ci mettiamo quotidianamente la faccia, affrontando un sistema di sprechi e cattiva organizzazione che tenta di resistere e amplificare i problemi, invece di ridurli. Il risultato è che il nostro è uno dei pochissimi comuni in cui la tares è meno della tassa dell'anno scorso (guardate sui giornali cosa hanno fatto gli altri comuni, solo qualche giorno fa Catania ha aumentato del 9% la tariffa).

Questi sono fatti concretissimi, ma essendo positivi non se ne parlerà molto in città, credo.

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