Il sindaco: «I professionisti scelti possiedono le competenze che servono all'azienda in questo momento».

E' stato nominato il nuovo C.d.A. dell’AMA, l’azienda municipalizzata che gestisce il servizio idrico a Paternò. Riconfermato, in qualità di presidente, il dottor Giuseppe Rapisarda, mentre i nuovi componenti, designati dal primo cittadino Mauro Mangano, sono il geologo Giovanni Cavallaro - il quale ha già fatto parte del C.d.A. dell’azienda, su nomina dell’ex sindaco di Paternò Graziella Ligresti – e la commercialista Francesca Spitaleri. Il nuovo C.d.A. dell’AMA viene così ad essere formato da tre componenti esterni al Comune, come previsto dalla nuova normativa, dopo una breve parentesi in cui la legge aveva stabilito che fossero nominati dipendenti interni all'ente controllante, ma senza indennità aggiuntiva.

«Il cambio ai vertici aziendali è avvenuto a seguito delle dimissioni di uno dei componenti del C.d.A, l'architetto Domenico Benfatto, per il quale era divenuto molto gravoso coprire i due ruoli  all'interno della società e del Comune - afferma il sindaco di Paternò, Mauro Mangano -. A lui va un sincero ringraziamento, per aver fornito un valido supporto al presidente Rapisarda».

E in merito alle nomine di Cavallaro e Spitaleri, il sindaco aggiunge: «I due nuovi componenti del C.d.A. sono stati scelti perchè possiedono il know-how che in questo momento serve all'azienda, per migliorare il servizio ed iniziare una politica di investimenti che manca da anni. Il geologo Cavallaro, che ha già collaborato con l'AMA, potrà mettere a disposizione le proprie competenze tecniche, mentre la dottoressa Spitaleri fornirà un valido aiuto per affrontare quelle finanziarie. Vorrei ricordare - continua il sindaco - che l'azienda, grazie alla gestione dell'ultimo periodo, ha messo ordine nei propri conti, avviando un percorso di risparmio strutturale che sarà evidente non appena verrà approvato il bilancio, cosa che avverrà a giorni. Abbiamo inoltre adeguato il sistema tariffario alle normative – continua Mangano -, senza pesare sulle tasche dei cittadini, che pagano oggi, a Paternò, per l'acqua, la tariffa più bassa della provincia, ma probabilmente una delle più basse d'Italia. Naturalmente ancora una volta si preferisce non parlare dei fatti, che sono quelli che riguardano la vita dei cittadini, ma mettere in giro notizie false per generare polemiche - conclude Mangano».

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