A galla, vengono i problemi, e a volte anche l'acqua dai tombini delle strade, a Paternò, ed a volte è la stessa cosa. Ad esempio questo mese, tra i campi da tennis e lo stadio, proprio tra le bancarelle del mercato, comincia a scorrere dell'acqua, dall'inconfondibile colore ferroso dell'acquagrassa. 
Andando a vedere di persona scopri che non è la prima volta "qualche anno fa è successo", "non, ogni tanto in effetti succede". E quindi? Sarà pure un problema, o è un fatto della natura? E se è un problema lo vogliamo risolvere o speriamo si risolva da solo?

Cominciamo, testardamente, con una buona dose di arrabbiatura e la necessaria pressione su chi è un po' troppo rilassato a fare il proprio dovere, a lavorarci su.Scoperta: un po' di tempo fa una parte dell'asfalto della strada aveva ceduto infossandosi, e il comune ha riempito la fossa, superficialmente, senza preoccuparsi di constatare che cedendo l'asfalto aveva schiacciato un tubo dell'acqua e di tanto in tanto questa finiva per tornare indietro da dove poteva, allagando la sede stradale e creando disagi al mercato. Adesso faremo l'intervento di ripristino del corso dell'acqua, spenderemo dei soldi, abbiamo perso del tempo, e continuiamo ad affrontare i problemi dovuti all'incuria degli anni scorsi. I cittadini di certo pensano che la misura di una nuova amministrazione dovrebbe essere nelle nuove cose che questa farà, io, forse troppo umilmente, penso che abbiamo il dovere di riparare i guasti del passato, cercando la radice dei problemi, perdendoci il tempo necessario, ma facendo in modo che il prossimo sindaco non debba ritrovarseli di nuovo tra i piedi.

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