Difficile in questa città affrontare i problemi con chiarezza. Adesso tutti a fare il toto-scioglimento, a gridare allo scandalo, come colpiti da una incredibile ed inattesa calamità.
Cosa è accaduto? Dopo l'arresto dell'assessore Frisenna si è avviata una procedura naturale, cioè sono stati inviati a Paternò tre ispettori che devono verificare, per conto del prefetto e del ministero degli interni, le condizioni della città in relazione alla possibile penetrazione della mafia nelle istituzioni.

Gli ispettori sono venuti, hanno svolto le loro indagini, adesso hanno consegnato la loro relazione. Cosa contiene la relazione? Lo sapremo presto, ma le indiscrezioni giornalistiche lasciano intendere che la relazione si sofferma sulla presenza di un funzionario già processato per fatti relativi alla mafia nell'unità operativa servizi sociali, e sulla concessione di contributi economici a famiglie di mafiosi.

Cosa succederà ora? La relazione viene inviata al prefetto ed al ministro, ma ora il prefetto dovrà leggerla, fare le proprie considerazioni ed inviarle al ministro. Sarà sulla scorta delle conclusioni del prefetto che il ministro proporrà, eventualmente, lo scioglimento del comune, amministrazione e consiglio.

Credo che nessuno possa prevedere come andrà a finire, perchè la legge non stabilisce criteri oggettivi per lo scioglimento di un'amministrazione comunale, basta il fondato sopsetto che siano in atto tentativi di condizionamento, non serve la prova che siano già accaduti. Nel contempo l'assessore Frisenna è stato arrestato senza che gli siano stati contestati reati in riferimento all'attività amministrativa.

Ma noi, dobbiamo aspettare la decisione del ministro per valutare le condizioni di Paternò?

In cosa consiste la novità? Immagino che pochi abbiano avuto conoscenza dell'esistenza della mafia a Paternò solo ora, e credo che nessuno pensi che la mafia non cerchi di esercitare il proprio potere in ogni settore della vita sociale, economica, politica di una città. 
Dobbiamo alzare la guardia sapendo che in un momento di crisi economica la possibilità della mafia di espandere la propria forza aumenta. Il sindaco, che si preoccupa solo di dire che gli atti amministrativi sono legittimi, non capisce che c'è bisogno di una risposta ben più forte:

sostenere l'economia che esiste perchè resti sana;
svegliare le coscienze per non cadere nella rassegnazione;
attivare iniziative nel campo della solidarietà e dell'istruzione per rispondere al disagio giovanile.

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