Un nuovo capitolo nelle incredibili vicende della spazzatura paternese. Molti cittadini stanno ricevendo delle ingiunzioni di pagamento a nome della società "Engineering", incaricata dall'a.t.o. di recuperare somme non pagate negli anni scorsi. Per ora la maggior parte degli accertamenti si riferiscono all'anno 2004 e riguardano soprattutto differenze tra le superficie abitative dichiarate dai contribuenti e quelle supposte dalla società Engineering. L'a.t.o. ha avviato questo lavoro facendo leva su una sentenza che sostiene che la t.i.a. non è una tariffa ma una tassa, quindi i tempi di prescrizione non sarebbero di 5 anni ma di 190.

Questo comportamento è ambiguo e scorretto nei confronti dei contribuenti, perchè la stessa sentenza dovrebbe imporre le società a restituire l'i.v.a. che è stata imposta alle bollette proprio perchè si trattava di tariffe. Invece l'a.t.o. non ha restituito l'i.v.a. e per giunta pretende di riscuotere arretrati di 6 anni fa. In molti casi poi questi accertamenti non sono fatti in modo puntuale e preciso, ma sommario e contengono diversi errori. Si può capire, dato che la Engineering tratterrà una percentuale su tutte le somme riscosse ed ha tutto l'interesse ad incassare il più possibile, non ad essere giusta ed equa verso i cittadini. Su questo argomento abiamo fatto sentire la nostra voce in consiglio e giovedì si terrà una seduta straordinaria con questo tema all'ordine del giorno.

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