Le parole d’ordine si addicono ad un mondo criptato, in cui per riconoscersi occorre imparare parole dettate da altri, e ripeterle, niente invenzioni, niente scatti in avanti.
L’ordine delle parole, quindi, riflesso dell’ordine del pensiero e della società, cui contrapporre la libertà delle parole, riflesso della libertà del pensiero e della società.
In questo spazio passeremo in rassegna parole per liberarne i sensi, allargarne il raggio d’azione, scombinare un ordine che non deve mai divenire L’ordine. Schiudere il campo dei sensi significa chiedere di condividere nuove ricchezze, intrecciare differenze, perciò chiedo a tutti coloro che vorranno di partecipare, inviando ogni loro riflessione al mio indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.