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Come già preannunciato nei giorni scorsi, hanno preso il via i lavori di restyling del tratto basso di via Vittorio Emanuele, che va da piazza Indipendenza a piazza Regina Margherita. L’area interessata rimarrà chiusa al traffico veicolare per tutta la durata dei lavori, che verranno ultimati nel giro di pochi giorni.

Nel frattempo, l’Amministrazione comunale ha voluto incontrare i commercianti del tratto basso di Via Vittorio Emanuele. La riunione, promossa dal Comune, si è svolta all’interno di Palazzo Alessi.

Due le questioni all’ordine del giorno che sono state affrontate dai commercianti insieme al sindaco, Mauro Mangano e all’assessore alle Attività produttive, Agostino Borzì: la prima è inerente all’assetto viario da dare al tratto di strada; la seconda ha riguardato invece le possibili attività da mettere a punto, attraverso la collaborazione fra Comune ed esercenti, per rilanciare l’economia della zona, facendo sì che i paternesi tornino a vivere la strada principale.

Venerdì 23 è stato poi il giorno del ricordo della strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. Tante le manifestazioni per onorare la loro memoria, organizzate dal Comune in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio.

Queste ed altre notizie nella consueta rassegna stampa della settimana.

Successo per la quarta edizione de “La Notte dei Musei”

A Paternò luoghi turistici aperti fino a tarda notte e animati da eventi e spettacoli.

Paternò ha accolto con grande entusiasmo la quarta edizione de “La Notte dei Musei”, celebratasi nella notte fra sabato 17 e domenica 18 maggio. Numerosissimi gli adulti, i bambini, i giovani e meno giovani che hanno affollato le strade del centro storico ed in modo particolare piazza Umberto, da dove è partito il percorso, e la collina storica.

La manifestazione, organizzata dal Comune di Paternò, Assessorato alla Cultura e al Turismo insieme alla Pro Loco e a varie associazioni culturali, è stata caratterizzata da un ricco itinerario di luoghi da riscoprire, tutti situati nel centro storico, che sono rimasti aperti dalla sera fino a tarda notte e la cui offerta è stata arricchita grazie all’allestimento di eventi di vario genere, quali concerti, mostre e percorsi guidati.

La serata è iniziata a piazza Umberto, con la videoproiezione, a Palazzo Alessi, intitolata “Altroquando”, a cura dell’associazione Archibla e l’esibizione live dei ConfortablePigs; da qui si è passati alla chiesa di Santa Barbara, resa ancora più suggestiva da uno spettacolo di luci e suoni a cura della Parrocchia, che ha anche dato ai visitatori la possibilità di ammirare lo scrigno reliquiario della Santa Patrona e i locali della sacrestia. Ad animarsi, nel corso della serata, anche piazza della Concordia, dove l’associazione Obiettivo Comune Sicilia ha allestito le mostre del maestro Tony Misuraca e della giovane pittrice Giulia Cuscunà. Aperti e visitabili anche la chiesa di Santa Caterina, dove grazie alla collaborazione dell’arciconfraternita Santa Caterina di Alessandria è stato possibile ammirare le cappe confraternali, la cripta e il campanile, ed il museo Savasta, con visite guidate a cura dell’associazione SiciliAntica.

Novità assoluta nell’itinerario di quest’anno, la Casa Museo del Cantastorie, al Piccolo Teatro, dove accanto allo spettacolo a cura, fra gli altri, del maestro Turi Marchese, si è tenuto un momento per ricordare il cantastorie Vito Santangelo, uno degli ultimi eredi di questa forma d’arte, recentemente scomparso.

A tarda sera, il pubblico di visitatori si è poi spostato sulla collina storica, dove insieme alla mostra “Sensazioni” del maestro Barbaro Messina, al Palazzo delle Arti, altro protagonista è stato il castello normanno, dove si è tenuta la performance teatrale “Fantasmi al castello”, che ha visto recitare, accanto a Salvatore Ragusa, anche il sindaco di Paternò, Mauro Mangano.

«Eventi come questo dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, che la cultura è la chiave per risvegliare la nostra città – evidenzia il Primo Cittadino – e per sfruttare al meglio le sue potenzialità turistiche. La Notte dei Musei di quest’anno è stata un grande successo e ci ha permesso di osservare una città viva, curiosa, desiderosa di riscoprire sé stessa. È stato per me motivo di grande soddisfazione vedere giovani e meno giovani, famiglie e bambini affollare le strade del centro fino a tarda notte, godendo delle numerose attrattive che la nostra città può offrire. L’obiettivo adesso – conclude Mangano – è continuare a dare vita a momenti come quelli che abbiamo vissuto sabato».

Molte le forze in campo per assicurare la buona riuscita dell’evento, nato anche dalla collaborazione di varie associazioni e professionisti che operano sul territorio. Si ringraziano per il prezioso contributo l’architetto Antonella Caponnetto, fra i principali fautori della manifestazione, la dott.ssa A. Di Mattea, l’Arciconfraternita Santa Caterina d’Alessandria, le associazioni Archibla, Obiettivo Comune Sicilia, SiciliAntica, gli artisti della Casa Museo del Cantastorie, i ConfortablePigs, l’I.T.C. “G. Russo”, la Pro Loco Paternò, e la Parrocchia Santa Barbara.

Via Vittorio Emanuele, al via i lavori.

Fissato anche un incontro con i commercianti per discutere delle attività volte al rilancio dell’area.

Come già preannunciato nei giorni scorsi, hanno preso il via i lavori di restyling del tratto basso di via Vittorio Emanuele, che va da piazza Indipendenza a piazza Regina Margherita. L’area interessata rimarrà chiusa al traffico veicolare per tutta la durata dei lavori, che verranno ultimati nel giro di pochi giorni.

Uomini e mezzi si sono messi al lavoro per rimuovere i dissuasori in cemento presenti sulla strada e per prendere le misure per la realizzazione degli stalli da destinare alla sosta delle auto. Gli interventi da effettuare hanno lo scopo di regolamentare il transito dei veicoli, individuando degli spazi per il parcheggio da collocare sul lato destro della strada (per chi proviene da piazza Indipendenza). A ciò si aggiungerà l’installazione di elementi di arredo urbano, come panche e fioriere.

All’avvio dei lavori erano presente anche il sindaco di Paternò, Mauro Mangano, l’assessore alle Attività produttive, Agostino Borzì ed il progettista, l’arch. Salvo Ferlito. «Nell’immediato dobbiamo garantire una sistemazione ordinata e decorosa della via principale della nostra città – ha detto il Sindaco – come da tempo chiedono i commercianti e i residenti della zona. Contiamo di ultimare gli interventi entro pochi giorni – ha continuato Mangano -, una volta fatto questo, potremo concentrarci sulla programmazione di attività volte al rilancio dell’area».

«L’Amministrazione vuole sentire il parere dei commercianti – ha evidenziato l’Assessore Borzì – per comprendere se possiamo mettere a punto, insieme, una serie di attività volte ad animare la via principale, soprattutto nel fine settimana, per fare in modo che i paternesi tornino a via Vittorio Emanuele».

Via Vittorio Emanuele, l’Amministrazione incontra i commercianti.

All’ordine del giorno della riunione l’assetto viario della via principale e le attività da mettere in campo per il suo rilancio.

Incontro fra Amministrazione comunale e commercianti del tratto basso di Via Vittorio Emanuele. La riunione, promossa dal Comune, si è svolta all’interno di Palazzo Alessi con l’obiettivo di discutere delle prospettive future di quella parte dell’arteria principale della città, che va da piazza Regina Margherita a piazza Indipendenza, interessata, in questi giorni, da interventi di restyling.

Due le questioni all’ordine del giorno che sono state affrontate dai commercianti insieme al sindaco, Mauro Mangano e all’assessore alle Attività produttive, Agostino Borzì: la prima è inerente all’assetto viario da dare al tratto di strada e qui l’idea prevalente sembra essere quella di interdire l’area al traffico delle auto solamente in occasione di eventi e comunque limitatamente al fine settimana; la seconda ha riguardato invece le possibili attività da mettere a punto, attraverso la collaborazione fra Comune ed esercenti, per rilanciare l’economia della zona, facendo sì che i paternesi tornino a vivere la strada principale. Altro tema discusso è stato quello relativo alla sosta delle auto nell’area, che probabilmente verrà regolamentata con disco orario, anche se la decisione definitiva è ancora al vaglio degli amministratori.

Soddisfatto dell’andamento dell’incontro il sindaco, Mauro Mangano, che sottolinea: «Abbiamo indetto questa riunione perché riteniamo importante che qualunque elemento di novità noi introduciamo sia conosciuto dai cittadini ed in particolare dai commercianti, che ogni giorno vivono la zona. Il nostro obiettivo – continua Mangano - non è soltanto quello di rendere l’area più sicura e meno caotica, ma se possibile desideriamo associare al restyling di via Vittorio Emanuele, anche delle attività che puntino a far rivivere la zona, affinché torni ad essere il cuore della città di Paternò».

«Dopo anni di polemiche e lamentele – ha sottolineato l’assessore Agostino Borzì – finalmente riusciamo a risolvere un problema che si trascina da tempo. Abbiamo voluto sentire l’opinione dei negozianti della via principale sulla possibilità di organizzare eventi che spingano i paternesi a ritornare in centro a fare i propri acquisti. I commercianti – continua Borzì – si sono dimostrati disponibili e aperti al dialogo con l’Amministrazione».

Riapre il Piccolo Teatro.

Il Piccolo Teatro di Paternò, che oggi ospita la Casa Museo del Cantastorie, è stato riaperto, dopo che gli uffici comunali avevano posto i sigilli ai locali a causa di problemi legati alla sicurezza di alcune aree della struttura.

Durante la giornata il sindaco, Mauro Mangano e l’assessore ai Lavori pubblici, Carmelo Palumbo, hanno lavorato insieme agli uffici per evitare che tutto l’edificio rimanesse interdetto al pubblico. Nel giro di poche ore, la soluzione: si è deciso di vietare l’ingresso solamente nella stanza ritenuta non sicura, ovvero quella che ospita le installazioni video. «Il salone principale, dove si trova il teatro vero e proprio – spiega il Sindaco - rimarrà regolarmente aperto. Le attività previste nei prossimi giorni restano confermate».

Confermato, quindi, l’incontro con il poeta Mauro Cavallo. Sabato sera alle 21, invece, si è potuto assistere alla proiezione del film di Amos Gitai “Ana Arabia”, vincitore di un riconoscimento all’ultima Mostra del cinema di Venezia, nello stesso giorno in cui è uscito ufficialmente in tutte le sale d’Italia. «Il Piccolo Teatro e la Casa Museo del Cantastorie – aggiunge il Sindaco - in pochi mesi sono diventati una realtà culturale dell’intera provincia, e quindi stiamo lavorando da subito per rimettere l’opera in sicurezza ed in piena funzione. Purtroppo – conclude Mangano - anche questa struttura manifesta i problemi dovuti alla superficialità con cui nel passato è stata affrontata la gestione degli edifici pubblici».

Paternò non dimentica gli eroi dell’antimafia.

22 anni dopo Capaci, il ricordo dei giudici Falcone e Borsellino con diverse iniziative tenutesi a Paternò.

La messa di commemorazione ha aperto venerdì mattina, nella chiesa di Santa Barbara, le celebrazioni paternesi in ricordo della morte del giudice Giovanni Falcone, ucciso da Cosa Nostra 22 anni fa nella strage di Capaci, in cui perirono anche la moglie del magistrato, Francesca Morvillo, e tre agenti della scorta.

Alla celebrazione, officiata dal sacerdote Nino Pennisi, parroco della chiesa dedicata alla Santa Patrona, erano presenti le autorità civili e militari. A rappresentare il Comune, c’erano il vicesindaco Carmelo Palumbo ed il presidente dell’Assise Civica, Laura Bottino, insieme ad alcuni consiglieri comunali.

«I giudici Falcone e Borsellino, ma anche tutti coloro che hanno dato la vita per il nostro Paese - ha sottolineato il vicesindaco di Paternò, Carmelo Palumbo – sono da considerarsi degli eroi non perché abbiano fatto cose straordinarie, ma perché hanno messo al primo posto la dignità della persona, spendendo la propria esistenza per fare onestamente e correttamente il proprio lavoro. Falcone diceva che “la mafia avrà una fine” - ha ricordato il vicesindaco – ma questo sogno potrà realizzarsi solo con l’impegno e la collaborazione della società intera».

A prendere parte alla messa anche una delegazione di studenti dell’Istituto Comprensivo “Guglielmo Marconi”, insieme ad alcuni rappresentanti dei Consigli Comunali dei ragazzi e dei baby agentidella Polizia Municipale. Con loro, nella piazza antistante la chiesa, prima della messa, anche le associazioni di volontariato riunite nel Comitato Civico “Paternò C’è”, ed il presidente di Libera Impresa Rosario Cunsolo, che insieme hanno esposto lo striscione con la scritta “Paternò non dimentica” e recante l’effigie dei giudici Falcone e Borsellino, che poi è stato affisso in chiesa nel corso della celebrazione eucaristica.

Si tratta dello stesso striscione che nel pomeriggio, intorno alle 19.00, è stato appeso all’esterno di Palazzo Alessi, simbolo delle istituzioni cittadine, alla presenza delle associazioni promotrici dell’iniziativa, che è patrocinata dal Comune di Paternò. «Il modo migliore per ricordare coloro che hanno dato la propria vita per la legalità – ha sottolineato Carmelo Caruso, del comitato civico “Paternò C’è”, che ha dato vita all’idea – è sforzarci tutti di essere dei buoni cittadini. Abbiamo voluto organizzare un momento semplice, di condivisione, ma che coinvolga tutta la cittadinanza».

Fra gli appuntamenti previsti a Paternò nel giorno dedicato al ricordo di Capaci, anche quello con gli scout del gruppo Agesci Paternò 2, che nel pomeriggio si sono incontrati in via Campo dei Fiori, vicino alla chiesa dello Spirito Santo, dove hanno realizzato un murales dedicato al Giudice Falcone. L’idea è stata accolta dall’Amministrazione comunale, presente all’iniziativa con il sindaco, Mauro Mangano e l’assessore allo Sport, Alessandro Cavallaro.

“La lava etnea nel paesaggio e nell’arte”, venerdì la conferenza.

Il dibattito, tenutosi al Palazzo delle Arti di Paternò, fa parte di una serie di incontri dedicati all’Etna e alle sue risorse naturali.

Si è tenutavenerdì 23 maggio, presso il Palazzo delle Arti, la conferenza intitolata “La lava etnea nel paesaggio e nell’arte”, organizzata, fra gli altri, dalla Pro Loco e dall’UPLA CLAAI, l’associazione di categoria a tutela del comparto artigiano, con il patrocinio del Comune di Paternò, assessorati alla Cultura e al Turismo.

Il convegno rientra nell’ambito delle attività legate alla mostra “Sensazioni” del maestro Barbaro Messina (ospitata nella stessa location) e fa parte di una serie di incontri che vedranno al centro del dibattito l’Etna, di recente dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, e tutte le risorse che il vulcano può offrire nei territori alle sue pendici.

Fra di esse c’è sicuramente la pietra lavica, tema principale dell’incontro, con le sue possibilità di impiego nell’architettura, nell’edilizia, ma soprattutto nell’arte e nell’artigianato, nell’ambito dei quali può rappresentare una materia prima straordinaria, dando vita a manufatti unici ed originali.

Ad aprire i lavori della conferenza è stato il maestro Barbaro Messina, che da sempre ha fatto dell’uso della pietra lavica una caratteristica peculiare ed insostituibile del proprio stile, e le cui opere sono esposte, proprio all’interno del Palazzo delle Arti di Paternò, nell’ambito della mostra “Sensazioni. Maiolica dell’Etna”.

A relazionare, nel corso della conferenza, coordinata dalla giornalista Mary Sottile, sono stati:

  • Prof. Pasquale Almirante: La pietra lavica nell’arte della ceramica.
  • Geom. Sebastiano Garifoli: L’utilizzo della pietra lavica nell’architettura e nell’edilizia.
  • Ing. Maurizio Erbicella: La pietra lavica nel paesaggio etneo.

Hanno preso parte al dibattito, fra gli altri, anche il sindaco di Paternò, Mauro Mangano, l’assessore al Turismo Alessandro Cavallaro. «E’ necessario puntare sui settori maggiormente radicati nella nostra città, come l’artigianato, se vogliamo che l’economia torni a decollare – ha evidenziato il sindaco –. Il maestro Messina possiede l’esperienza e le capacità necessarie per diventare una guida per quanti, nel nostro territorio, vogliano fare dell’artigianato una professione, utilizzando le preziose risorse che l’Etna ci regala».

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