Alla fine vinceranno tutti. Non è difficile prevederlo. Perchè per tutta la campagna elettorale nessuno ha potuto sapere cosa avrebbero voluto fare, riguardo all'Europa, questi nostri partiti. Gli elettori quindi voteranno d'istinto,a simpatia, se voteranno. Perchè molti non voteranno affatto. Domani sera vincerà Berlusconi, ed i suoi gregari La Russa, Bondi e compagnia, perchè il PDL avrà una percentuale altissima, sarà senza dubbio il primo partito in Italia, e questo nonostante gli attacchi di ogni tipo alla persona del leader.

Vincerà Franceschini, che sosterrà di avere evitato la scomparsa di un partito ancora pressochè neonato, che sembrava dover naufragare appena alcuni mesi, ed invece resisterà, sarà pur sempre il secondo partito italiano. Vincerà Bossi, dato che la Lega diventerà sempre più forte al nord. Vincerà Casini, perchè continuerà ad essere l'unica alternativa non di sinistra a Berlusconi, potrà dire che mantenere una percentuale tra il 5 ed il 7 % senza avere il favore dei palcoscenici e nemmeno i vantaggi della gestione del potere (e per dei democristiani, poi), è proprio un miracolo.

Vincerà Di Pietro, che si autoproclamerà unica opposizione ufficiale, perchè i decibel della sua voce bastano a suo parere a legittimare la funzione di oppositore, e perchè porterà un drappelo di eurodeputati superiore anche alla proporzionalità dei suoi voti, grazie allo sbarramento al 4%, sul quale non ha avuto voglia di alzare democraticamente la voce.

Non vincerà la politica, nè gli elettori confusi, nè i giovani precari, nè gli adulti licenziati. Ma dobbiamo anche imparare a giocare meglio, piuttosto che a dispiacerci per le sconfitte.

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