Incontri centinaia di persone, visi già noti e visi nuovi. Se hai un pò di pazienza ascolti le storie delle mille difficoltà, e aspirazioni, e delusioni, e rabbie. E poi ti dici: "non devo dimenticarle". Questo e non altro è ciò che fa un popolo, che le rabbie e le aspirazioni e le delusioni siano condivise. E poi stringi le mani, quelle insaponate dell'elettrauto, quelle rosse di bucati e detersivi della signora che stava cucinando, quelle ruvide e secche di quel signore che ha tanto sole addosso quanto dentro. E se ce la fai, non devi dimenticartele, queste mani.

Commenti (vecchio sito):

Re: non dimenticare... Da faberfox a 14/06/2008 1.31

Il cruccio di chi fa dellla politica la propria passione è quello di non dimenticare, di fare propri i problemi della gente, di quelli che ti fermano per strada e ti chiedono di andare avanti, di lottare anche per loro... Di contro la preoccupazione di chi fa politica per assicurarsi il futuro, perchè non saprebbe fare altro nella vita o, peggio, per tutelare i propri interessi, è quella di dimenicare in fretta, per non avere troppi scrupoli di coscienza, quando, incontrando qualcuno a cui ha stretto la mano, farà finta di non ricordare... Per quello che può valere io sono decisamente dalla tua parte, avanti così Mauro!

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